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il KYUSHO - Studio dei punti vitali

di Roberto Torelli

CHE COS'E' IL KYUSHO
Il Kyusho è un’arte marziale che impiega l’uso dei punti vitali del corpo umano e le loro interconnessioni energetiche. Secondo le teorie orientali il nostro corpo è percorso da una rete di canali energetici, detti Meridiani, attraverso i quali scorre la nostra energia vitale. I punti di pressione sono centri energetici situati sul percorso dei meridiani, ed hanno una particolare influenza sul flusso di questa energia. La stimolazione dei punti ha effetto sull’equilibrio del nostro flusso energetico.
Nel Kyusho si utilizza questo fenomeno con un duplice scopo:
- Per il Combattimento: le tecniche prevedono di colpire o manipolare i punti di pressione causando uno squilibrio energetico nell’avversario al fine di neutralizzarlo nella massima efficienza.
- Per il Ripristino Energetico: le tecniche vanno a dissolvere i blocchi energetici e le disfunzioni che ne derivano
L’APPROCCIO ALLA DISCIPLINA
Sia nelle arti marziali tradizionali che in quelle moderne, la bellezza e l’efficacia delle tecniche emergono in modo evidente, è facile vedere come un potente pugno od una proiezione ben tirata possano neutralizzare un avversario.
Nel Kyusho invece, l’efficacia non è così evidente in quanto le sue tecniche sono in genere minimali e nascoste nei movimenti.
L’efficacia di queste tecniche non deriva dalla forza, ma dalla precisione e fluidità con le quali vengono eseguite, e poiché i bersagli sono i punti più vulnerabili e sensibili del corpo umano, queste tecniche risultano essere anche molto efficienti, infatti è sufficiente un uso minimo di forza per controllare e/o neutralizzare un aggressore, ma soprattutto senza danneggiarne l’integrità fisica.
Questo è possibile perché i punti di pressione sono zone ricche di terminazioni nervose, quindi manipolandole in modo opportuno si possono indurre elevati picchi di dolore che possono portare fino allo svenimento o comunque limitare parecchio la combattività dell’avversario.
IL METODO
Nel Kyusho le tecniche non sono codificate in modo rigido ma sono solo espressione di principi di combattimento, secondo i quali le tecniche nascono, si sviluppano, si adattano seguendo il fluire del combattimento.
L’abilità principale dei praticanti di questa disciplina è proprio la capacità di interpretare gli attimi del combattimento, individuare i punti in modo dinamico ed arrivare a bersaglio adattando il movimento alla situazione.
Come l’acqua che viene versata in una ciotola, il kyusho è un metodo di combattimento che non ha una forma propria ma prende quella di chi lo utilizza: ogni praticante sviluppa il proprio potenziale costruendo un suo stile personale di combattimento in base alle sue abilità e alla eventuale preparazione marziale precedente.
Tuttavia, per poter essere compreso appieno, il Kyusho richiede una certa confidenza nelle tecniche di combattimento, serve un’elevata capacità di controllo equilibrio e fluidità, capacità che in genere si acquisiscono in anni di pratica.
Kyusho jutsu
E' il cuore dell'arte, lo studio dei punti di pressione vero e proprio.
Lo studio passa dall'individuazione dei punti di pressione al capire come si attivano, per poi infine arrivare all'applicazione dei punti nelle tecniche provenienti dall'esperienza marziale dei praticanti.
E' rivolta a marzialisti che abbiano già un minimo di esperienza in un'arte marziale e che abbiano già sviluppato un buon controllo delle proprie tecniche, questo perché durante l'allenamento si possono raggiungere livelli elevati di difficoltà ed intensità che un neofita potrebbe difficilmente gestire.
I principali argomenti che si trattano sono:
- lavoro con l'energia Qi gong
- localizzazione ed attivazione dei punti
- tecniche di combattimento di pressione
- tecniche di riequilibrio energetico

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